Inbound Marketing

Inbound Marketing

In anni di crisi è possibile raggiungere più clienti investendo meglio le risorse destinate alla comunicazione? La risposta è si

Accade dalla notte dei tempi. Nei momenti più difficili, quando una crisi minaccia lo stato delle cose, solo chi si evolve riesce a sopravvivere. Esaminando lo scenario economico attuale è evidente che quella che ci troviamo di fronte non è una crisi passeggera, ma un cambiamento epocale, i cui effetti si riflettono anche nel modo di fare marketing e comunicazione. Le aziende devono continuare a comunicare, ma non possono più permettersi il lusso di sbagliare. Per questa ragione anche il marketing si è evoluto e sono nate strategie di comunicazione più efficaci, molto più economiche e in grado di raggiungere risultati misurabili e duraturi.

Nel marketing tradizionale (outbound marketing) le aziende investono per trovare clienti attraverso le forme di comunicazione tipiche. Ciò avviene attraverso tecniche che vengono percepite dall'utente di oggi come molto invadenti: pubblicità a mezzo stampa, pubblicità televisiva, direct marketing, cold calling, posta indesiderata e fiere. Usando un termine caro a chi ama la tecnologia, il confine tra queste tecniche e lo SPAM è sempre più sottile. Ecco perché chi fa il nostro mestiere ha cercato di studiare tecniche nuove per permettere alle aziende di aumentare i propri clienti. L'obiettivo dell'inbound marketing è fare in modo che sia l'utente a cercare l'azienda, non il contrario. Invece di assillare le persone con annunci televisivi, si possono creare video che potenziali clienti desiderino vedere o addirittura condividere con gli amici. Invece di acquistare costosissimi spazi pubblicitari nelle pubblicazioni cartacee, può essere creato un blog seguito dai potenziali clienti, oppure possono essere creati contenuti specifici da inserire all'interno di un web magazine. Invece di attirare su di sé (e sul brand) le antipatie dei clienti telefonando a qualsiasi ora, spesso all'ora di cena o dopo il lavoro, si possono utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle reti sociali, creando anche qui contenuti che suscitino l'interesse dei clienti, i quali saranno invogliati a chiamare per ricevere maggiori informazioni. 

COSTA MOLTO MENO

Il raffronto tra marketing tradizionale e Inbound Marketing è semplice. Il vecchio modo di comunicare prevedeva l'acquisto di spazi pubblicitari (pagine sui giornali, affissioni, spazi in tv), l'acquisto di liste di email o di numeri telefonici, la produzione di materiale cartaceo (brochure, flyers, cartoline, giornalini), l'affitto di spazi espositivi nelle fiere, ecc.

Fare Inbound Marketing significa sostanzialmente produrre contenuti creativi e discuterne online. Rispetto alla pubblicità tradizionale, una pagina professionale su Facebook costa davvero poco, un account su Twitter è gratuito, un blog è un investimento facilmente gestibile, e tutte queste attività possono convogliare verso il sito web ufficiale decine di migliaia di clienti.

I RISULTATI SONO MISURABILI IN MODO ESATTO

E non è finita qui. Rispetto alla pubblicità tradizionale, sul web i risultati sono misurabili in modo preciso e in più gli utenti con cui si avvia una discussione sono qualificati perché dimostrano un interesse sincero verso i contenuti trasmessi.